Prestiti delega Lecce

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Nel cuore del Salento si possono richiedere prestiti delega a Lecce senza difficoltà. Istituti di credito e società finanziarie propongono il doppio quinto dello stipendio ai lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che di quello privato, che devono consegnare i documenti personali e di reddito necessari per l’avvio della fase istruttoria. Una volta concluso l’iter della pratica, il capitale richiesto viene versato in conto corrente mediante bonifico bancario. Se volete avere tutte le info utili sui prestiti delega a Lecce, in questa pagina potrete consultare gli indirizzi degli enti finanziari presenti in zona, sia in città che nei comuni della provincia.

Le finanziarie a Lecce per il prestito delega

Prestiti delega a Lecce si possono richiedere senza problemi a Signor Prestito in Viale Aldo Moro 12, che ottiene il massimo consenso da parte degli utenti on line. Tra le società finanziarie presenti in città, si segnalano anche Fiditalia in Via Taranto 181, e l’agenzia Pitagora in Via Nazario Sauro 14, nei dintorni di Piazza Mazzini. In Viale Japigia 13 c’è una filiale di Agos Ducato, dislocata anche a Via Ludovico Ariosto 89, mentre è ubicata in Viale Porta d’Europa 63 la sede leccese di Compass.

Queste sono alcune delle opportunità di prestiti delega a Lecce attraverso le società finanziarie in città, ma non mancano alternative anche nel circuito bancario, con istituti di credito che offrono servizi e prodotti finanziari ai propri clienti.

Prestiti delega Lecce, le banche

In Viale Francesco Lo Re 48 c’è una sede UBI Banca dove poter avanzare domanda per prestiti delega a Lecce. Ulteriori alternative per ottenere la delega di pagamento mediante un istituto di credito sono Unipol Banca in Viale della Libertà 133/C, e Banca MPS in Via L. Sturzo 37.

Sono davvero tante le banche presenti nel cuore del capoluogo salentino che risulta impossibile citarle tutte, ci limitiamo a segnalare un ultimo esempio sulla scorta del rating on line ovvero la filiale di Intesa SanPaolo in Piazza Giuseppe Mazzini 59. Qui come altrove, per avviare l’istruttoria della pratica è necessario consegnare i documenti richiesti, ovvero ultime due buste paga, documento di identità e codice fiscale. In aggiunta la delega di pagamento richiede il consenso scritto del datore di lavoro, il quale potrebbe anche rifiutarsi di concedere la doppia trattenuta sulla busta paga. Risolte le problematiche burocratiche, si potrà sottoscrivere il contratto scegliendo il piano di ammortamento desiderato, che può andare da un minimo di 24 mesi a un massimo consentito di 120 mesi, ovvero 10 anni.

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