Prestito con delega: i requisiti per poterlo richiedere

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Prestito con delega: quali sono i requisiti per poterlo richiedere? La delega di pagamento è un finanziamento riservato ai lavoratori dipendenti, ma è necessario soddisfare determinate caratteristiche per potervi accedere. In questa guida sintetica potrete scoprire tutto ciò che riguarda il prestito con delega sotto questo profilo, quando ci si rivolge a un istituto di credito o una società finanziaria. Questo finanziamento viene anche definito cessione del doppio quinto, poiché il rimborso vien effettuato mediante delle trattenute sulla busta paga. Busta paga il cui possesso pertanto è il primo discrimine per poter richiedere la delega di pagamento.

La tipologia di contratto

La presenza della busta paga è ciò che rende possibile l’accesso al finanziamento ai lavoratori dipendenti statali, pubblici e privati, escludendo dalla platea dei beneficiari gli autonomi, i liberi professionisti e le altre tipologie di lavoratori. Il contratto per richiedere il prestito con delega deve essere a tempo indeterminato, e questa è la condizione prevista dalla gran parte degli enti finanziari. Tuttavia sul mercato

vi sono anche società finanziarie che accettano un contratto  a tempo determinato, ma in questo caso l’ammortamento del debito è sottoposto a restrizioni. Ovvero la durata del finanziamento non può superare la scadenza naturale del rapporto di lavoro, per cui vi sono delle limitazioni anche sulla somma di denaro che si può ottenere.

Facciamo un esempio pratico per capire meglio: poniamo un lavoratore che ha un contratto a tempo determinato in scadenza tra tre anni. In questo caso il piano di ammortamento non potrà superare i 36 mesi, e il capitale che il lavoratore può ricevere è limitato dai tempi ristretti e dal saldo del debito, che non può superare i due quinti dello stipendio, il 40 per cento del totale.

Prestito delega: l’assenso dell’azienda

Pur avendo molte similitudini, esiste una differenza basilare tra la cessione del quinto e il prestito con delega, deducibile dal nome di questi due prodotti finanziari. Se nel primo caso il lavoratore “cede” una quota del proprio stipendio, nel secondo caso vi è una “delega” del dipendente all’azienda. Questo si traduce

nella necessità di ottenere il consenso formale del datore di lavoro alla cessione del doppio quinto, il quale per legge può anche rifiutarsi. Mentre nella cessione del quinto l’azienda deve semplicemente prendere atto del finanziamento contratto dal suo dipendente, facendo scattare in automatico la trattenuta, nella delega di pagamento la banca o finanziaria ha la necessità di ottenere un assenso scritto per avviare la procedura.

I documenti del lavoratore

L’azienda deve dunque fornire al lavoratore il consenso formale alla cessione del doppio quinto, oltre al certificato di stipendio. Insieme a questi certificati, per richiedere il prestito con delega il lavoratore deve consegnare i seguenti documenti:

  • Copia del documento di identità
  • Codice fiscale o tessera sanitaria
  • Ultime due buste paga

Questi documenti personali e di reddito sono necessari ad avviare la fase istruttoria della domanda di finanziamento, e una volta concluso l’iter, si può procedere alla sottoscrizione del contratto e all’erogazione del credito.

Dipendenti pubblici e statali: requisiti e agevolazioni

È molto semplice per un dipendente pubblico e statale ottenere un prestito con delega, giacché può contare sullo Stato o su un ente parastatale come datore di lavoro. Si tratta di una garanzia forte, che mette questa categoria di lavoratori in una posizione di favore: in particolare determinati profili, come i lavoratori ministeriali e quelli della pubblica amministrazione iscritti alla piattaforma on line NoiPa,

possono contare su un prestito agevolato, per cui la delega di pagamento si prospetta agli interessati con tassi di interesse più bassi della media di mercato, e con altri vantaggi circa le condizioni finanziarie, come annullamenti o diminuzioni di spese di commissione ed altri oneri fiscali correlati al finanziamento.

Questo consente ai dipendenti pubblici statali di avere a disposizione un capitale superiore in molti casi ai dipendenti privati, arrivando finanche ai 100.000 euro.

Quali aziende del settore privato sono autorizzate alla delega?

Maggiore è il numero di paletti fissati come requisiti essenziali per richiedere il prestito delega da dipendenti privati. Il primo fattore discriminante riguarda la tipologia di azienda per cui si lavora, che deve rientrare in una di queste tre ragioni sociali:

  • Spa
  • Srl
  • Coop

Le aziende con un numero di dipendenti troppo basso, sotto le 15 unità, sono altresì escluse dalla possibilità di far richiedere ai propri dipendenti la delega di pagamento.

Le garanzie per i dipendenti privati

Vediamo adesso quali sono per i dipendenti privati che richiedono il prestito con delega i requisiti previsti. Il solo contratto a tempo indeterminato infatti non è sufficiente come fattore per il via libera al finanziamento, ma contano anche:

  • Anzianità di servizio
  • TFR accantonato
  • Pensione integrativa

Un neo-assunto non ha possibilità dunque di ottenere la delega di pagamento. Per un istituto di credito o una finanziaria maggiore è il numero di anni di anzianità di servizio, tanto più risulta congruo il TFR maturato dal lavoratore, che funge da garanzia per il credito. Come alternativa, nel caso in cui il TFR non risultasse sufficiente, viene valutato anche un eventuale trattamento pensionistico ad integrazione di quella principale. Attraverso questi elementi viene approvata la fattibilità del finanziamento, e calcolato l’ammontare massimo che si può richiedere.

Protestati e cattivi pagatori possono accedere al finanziamento?

Il prestito con delega è un finanziamento a firma singola: questo vuol dire che non sono richiesti garanti terzi, né altre forme di garanzia reali a sostegno della domanda. La garanzia principale è pertanto la presenza della busta paga, su cui si applica la cessione del doppio quinto. La natura stessa del finanziamento rende possibile l’erogazione

anche a coloro che hanno avuto disguidi finanziari nel recente passato, come protestati, pignorati e iscritti all’elenco dei cattivi pagatori, ossia il Crif.

Naturalmente è sempre necessario ottenere l’assenso del datore di lavoro, ma non vi sono restrizioni all’accesso al credito per queste categorie di richiedenti, che normalmente sarebbero escluse dal mercato del credito a causa dell’elevato profilo di rischio.

Prestito delega per pensionati

Tra le ricerche web molto spesso compare la voce prestito delega per pensionati, segno che molti di coloro che sono usciti dal mercato del lavoro sarebbero interessati a tale opportunità. Va detto che ad oggi non è possibile accordare tale finanziamento a chi percepisce il mero assegno previdenziale, poiché

l’Inps non ha concesso tale facoltà ai propri iscritti, preservando la soglia minima di sopravvivenza della pensione. Il prestito con delega è riservato ai soli lavoratori dipendenti, pubblici e privati. I pensionati possono contare sulla cessione del quinto oppure su altre alternative finanziarie come il prestito vitalizio ipotecario.

Delega di pagamento con cessione del quinto in corso

Una delle opzioni più frequenti è chiedere il prestito con delega avendo già una cessione del quinto in corso. Questo accade perché spesso non è possibile effettuare il rinnovo della cessione del quinto, oppure perché si vuole ottenere liquidità aggiuntiva avendo ancora un debito residuo molto elevato da restituire. Il rinnovo del prestito delega, proprio come la cessione del quinto, può avvenire secondo precise tempistiche:

  • Con piani di ammortamento di durata pari o inferiore ai 60 mesi, il rinnovo può avvenire in qualunque momento allungando al massimo, ovvero 120 mesi, la nuova durata
  • Con piani di ammortamento di durata superiore ai 60 mesi, il rinnovo può avvenire una volta saldato almeno il 40 per cento del piano originario

Come richiedere il prestito con delega

Una volta soddisfatti i requisiti richiesti, i documenti vanno consegnati presso la filiale dell’istituto di credito o la società finanziaria prescelta. Si può optare per agenzie fisiche presenti sul territorio come su enti finanziari che erogano il prestito on line, abbassando costi e tempi di attesa. Entro una decina di giorni al massimo si conclude l’iter di valutazione, e la somma richiesta viene versata sul conto corrente del richiedente attraverso bonifico bancario, oppure sotto forma di assegno vidimato.

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